Punto croce come terapia.

aprile 22, 2012


Dopo 15 anni di pausa ho riiniziato a ricamare. Mamma ha insistito troppo nel volermi insegnare a ricamare e come risultato ha ottenuto 15 anni di odio da parte mia per il punto croce. Ma adesso la ringrazio per il suo insegnamento.


      Penso che ogni cosa arrivi nella nostra vita al tempo giusto.
 Non lo so se mamma abbia fatto bene o male ad insegnarmi il punto croce quando avevo 14 anni. Ricordo che per me era una tortura ricamare quando i miei amici giocavano fuori. Per fare un paragone con la scuola il risultato può essere simile a quello che si ottiene facendo leggere la letteratura classica (tipo Dante Aligeri) a dei ragazzini. Questi, nella grande maggioranza, non sono adatti a capire il senso profondo del libro, lo leggono, non capiscono, si annoiano e alla fine, spesso, gli rimane la sensazione che la letteratura classica sia noiosa.

     Torniamo al ricamo. Ho riiniziato a ricamare in un periodo molto difficile per me. Un giorno ho avuto voglia di fare qualcosa di diverso, fare qualcosa con le miei mani. In edicola ho comprato la rivista, in merceria ho comprato fili e tessuto ed ho iniziata una nuova vita. Una vita nella quale ogni momento libero è dedicato a ricamare.

Per me il ricamo è diventato come una terapia. Spiego il perché. Quando sono rimasta senza PC è come se fossi rimasta senza un oggetto molto importante per me (in quel momento ho capito che ero troppo dipendente dal PC) . Il primo giorno non sapevo che cosa fare. Era una sensazione molto strana. Di televisione ne guardo pochissima.  Ho iniziato a leggere di più. Il PC ed i libri aiutano a fuggire dalla realtà. Aiutano  a non pensare. Ma non è possibile sempre scappare. Il ricamo aiuta a concentrarsi su se stessi, a pensare di più. Una volta scherzando mi sono detta che è l’unica cosa che posso programmare. 

      A piccoli passi, punto dopo punto i miei pensieri si sistemavano insieme con il disegno. Tutto è diventato più chiaro. Non so quanto durerà questo periodo, ma per me il ricamo è diventato una terapia.

P.S. Nella foto vi presento il risultato dei miei pensieri.

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