George S. Clason “L’uomo più ricco di Babilonia”

dicembre 07, 2011


Uno dei miei libri preferiti per la sua semplicità e precisione è “L’uomo più ricco di Babilonia” di George S. Clason.
Questo libro scritto in modo molto semplice e chiaro , ha una forte energia per l’automotivazione, le regole che vengono proposte al lettore sono vecchie come il mondo. Dobbiamo non solo conoscerle ma anche saperle usare. Adesso si trova una quantità enorme di libri dove si insegna il benessere finanziario ma le regole sono sempre le stesse. Cambia solo il modo di interpretarle. Sembra tutto semplice ma poche persone riescono ad uscire da sole da questo giro infinito: Lavoro, soldi, spese, lavoro …  (In questi tempi di crisi anche questo sembra felicità, ma non lo è).In nessuno  di questi libri si dice che quando si finisce di leggere si diventa ricchi. Anche dopo, iniziando ad applicare queste regole non abbiamo la sicurezza che diventeremo milionari. Ma passo dopo passo si possono fronteggiare le diverse brutte sorprese di oggi (tipo crisi, perdita di lavoro …).Sono sicura che tutti possono usare tutte queste regole, basta volerlo.

Un libro che trovo utile per tutti.

Vi presento subito qualche frase tratta dal libro.

"I sette rimedi per riempire una borsa vuota:

Il primo rimedio: “Iniziate a riempire la vostra borsa”.

La borsa è il tuo portafoglio. Qui si parla del famoso 10% che devi mettere da parte ad ogni entrata di soldi.

Il secondo rimedio: “Controllare le vostre spese”.

Il terzo rimedio: “Fate in modo che il vostro oro si moltiplichi.”

Il quarto rimedio: “Proteggete i vostri tesori dalle perdite”.

Il quinto rimedio: “Fate si che la vostra dimora sia un investimento proficuo”.

Il sesto rimedio: ”Assicuratevi una rendita per il futuro”.

Il settimo rimedio: “ Aumentate la vostra capacità di guadagno”.

“Gli uomini d’azione sono favoriti dalla dea della fortuna”

Le cinque leggi dell’oro:

1.       L’oro arriva facilmente e in modo crescente a chiunque metta da parte non meno di un decimo dei suoi guadagni per creare un capitale per il suo futuro e per quello della sua famiglia.

2.       L’oro lavora diligentemente per il saggio padrone che lo impiega in modo proficuo, moltiplicandosi così come le greggi al pascolo.

3.       L’oro è sotto la protezione del padrone previdente, che lo investe affidandosi al consiglio di uomini saggi nell’amministrarlo.

4.       L’oro fugge dall’uomo che lo investe in imprese che non gli sono famigliari o che non sono approvate da coloro che sono abili nel suo mantenimento.

5.       L’oro abbandona l’uomo che lo vuole forzare a guadagni impossibili, che segue i consigli allettanti dei truffatori, o che si fida della propria inesperienza e dei suoi vani desideri di investimento.

“Dove c’è la determinazione, si può trovare un modo.”

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