Programmazione flessibile. Come sono cambiati i miei piani per il giorno

agosto 06, 2012


     
Questo mese ho cambiato il mio status da casalinga a donna (mamma, moglie) che lavora. 
    Sono molto contenta del cambiamento. Adesso capisco che 4 anni a casa mi servivano per diventare cosi come sono  (più tranquilla, organizzata, pronta a godere ogni minuto a casa e al lavoro). Voglio lavorare, imparare e crescere, ma non voglio rinunciare alla mia famiglia. Per questo mi servirà tanta forza e tutte le mie capacità organizzative.
    Ho rinunciato alla pianificazione classica . Io la chiamo ora galleggiante. Mi aiuta a vivere più consapevolmente, sperimentando la gioia di vivere il momento presente. Come ho  scoperto, spesso  le aspettative dei risultati futuri sono diverse dalla realtà. Succede che anche se tutto è pianificato il risultato poi sia diverso.  Ora i piani sono solo uno strumento ausiliario per aiutarmi a scegliere l'occupazione del momento.
    Cosa è cambiato nel mio sistema di pianificazione.
  1. Ho una lista di obiettivi per il 2012. Li chiamo grandi obiettivi. E’ la base dei piani particolari giornalieri.
  2. La pianificazione per il giorno si è trasformata in un gioco, provando diverse tecniche e strumenti.  Mi piace rinnovare periodicamente la scrittura dei to do list sulle schede o nei notebook. Il cambiamento costante dei vettori per me diminuisce l'importanza del processo di pianificazione, spostando l'accento sui risultati delle azioni previste.
  3. Alla fine della pianificazione si sente la gioia della sensazione del controllo della propria vita e della costruzione di una prospettiva. Tutto quello che devo fare è registrato nel mio piano. Ogni elemento della lista, legato con uno dei grandi obiettivi o valori. Questo legame  risponde alla domanda "che cosa farò?".
  4.  Lo SMART-planning mi ha dato una complicazione. Troppo tempo  perso  per la formulazione dei compiti. A volte sono giunta ad un punto di assurdità. Per adesso rinuncio a questo sistema.
  5. Il sistema Flylady invece è attuale più di prima.  Mi aiuta a tenere casa in ordine senza stress e sforzo.
  6. Sistema superfocus e to do list fanno un tandem invincibile. Lo continuo a fare.
  7. Quattro anni a casa mi hanno fatto più forte in diversi argomenti, ma più debole nell’aspetto professionale.  E’ nato un nuovo quaderno dove scrivo tutto riguardo al lavoro: compiti da fare, da  imparare, da leggere, i successi, gli errori… Ho iniziato di nuovo a leggere i libri che servono per migliorare al lavoro. Leggo sempre con la penna in mano.  Scrivo le cose utili nel quaderno.   

    Oggi il mio sistema è in uno stadio intermedio di pianificazione. Forse un giorno potrò vivere anche senza piani. Forse questa è una competenza vera, senza bisogno di alcun promemoria per sapere sempre cosa si dovrebbe fare nel momento presente.

P.S. Ti piace la foto? E' di una raccolta personale di una artista e una bravissima fotografa: Laura Lombardo.

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